Page 1267 - Giorgio Vasari
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raso  con  la  man  destra  sopra  le  scuri  e  con  la  sinistra  che  mostra
               all'essercito  il  figliuolo  in  terra  morto,  in  iscorto  molto  ben  fatto.  E
               sotto questa pittura, che è bellissima, è una inscrizione molto bene
               accommodata. Nell'ottangolo che segue, in mezzo è Spurio Cassio il
               quale,  il  senato  romano  dubitando  che  non  si  facesse  re,  lo  fece

               decapitare e rovinargli le case; et in questa, la testa che è a canto al
               carnefice  et  il  corpo,  che  è  in  terra  in  iscorto,  sono  bellissimi.
               Nell'altro  quadro  è  Publio  Muzio  Tribuno  che  fece  abbruciare  tutti  i

               suoi colleghi tribuni, i quali aspiravano con Spurio alla tirannide della
               patria; et in questa il fuoco che arde que' corpi è benissimo fatto e
               con molto artifizio. Nell'altra testa del salotto, in un altro quadro è
               Codro ateniese il quale, avendo detto l'oracolo che la vittoria sarebbe
               da quella parte della quale il re sarebbe dagli inimici morto, deposte

               le vesti sue, entrò sconosciuto fra gli nemici, e si fece uccidere; dando
               a' suoi, con la propria morte, la vittoria. Domenico dipinse costui a
               sedere et i suoi baroni a lui d'intorno, mentre si spoglia appresso a un

               tempio tondo, bellissimo. E nel lontano della storia si vede quando
               egli  è  morto,  col  suo  nome  sotto  in  un  epitaffio.  Voltandosi  poi
               all'altra  facciata  lunga  dirimpetto  a'  due  quadri,  che  mettono  in
               mezzo l'ottangolo, nella prima storia è Seleuco prencipe, il quale fece
               cavare un occhio a sé et un al figliuolo per non violar le leggi, dove

               molti  gli  stanno  intorno  pregando  che  non  voglia  essere  crudele
               contra  di  sé  e  del  figliuolo,  e  nel  lontano  è  il  suo  figliuolo  che  fa
               violenza  a  una  giovane,  e  sotto  vi  è  il  suo  nome  in  un  epitaffio.

               Nell'ottangolo  che  è  a  canto  a  questo  quadro  è  la  storia  di  Marco
               Manilio  fatto  precipitare  dal  Campidoglio;  la  figura  del  Marco  è  un
               giovane  gettato  da  alcuni  ballatoi,  fatta  in  uno  scorto  con  la  testa
               all'ingiù tanto bene che par viva, come anco paiono alcune figure che
               sono a basso. Nell'altro quadro è Spurio Melio, che fu dell'ordine de'

               cavalieri, il quale fu ucciso da Servilio tribuno per avere sospettato il
               popolo che si facesse tiranno della patria. Il quale Servilio sedendo
               con molti a torno, uno ch'è nel mezzo mostra Spurio in terra morto, in

               una figura fatta con molta arte.
               Ne'  tondi  poi,  che  sono  ne'  cantoni  dove  sono  le  otto  figure,  sono

               molti  uomini  stati  rarissimi  per  avere  difesa  la  patria.  Nella  parte
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