Page 1264 - Giorgio Vasari
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Gismondo,  San  Domenico  fa  ardere  i  libri  degl'eretici,  Cristo  fa
               presentar a Santa Caterina da Siena due corone, una di rose, l'altra di
               spine, e San Bernardino da Siena predica in sulla piazza di Siena a un
               popolo grandissimo.

               Dopo, essendo allogata a Domenico per la fama di queste opere, una
               tavola che dovea porsi nel Carmine, nella quale aveva a far un San

               Michele  che  uccidesse  Lucifero,  egli  andò,  come  capriccioso,
               pensando  a  una  nuova  invenzione  per  mostrare  la  virtù  et  i  bei
               concetti dell'animo suo. E così, per figurar Lucifero co' suoi seguaci
               cacciati per la superbia dal cielo nel più profondo a basso, cominciò

               una  pioggia  d'ignudi  molto  bella,  ancora  che  per  esservisi  molto
               affaticato  dentro  ella  paresse  anzi  confusa  che  no.  Questa  tavola,
               essendo  rimasta  imperfetta,  fu  portata  dopo  la  morte  di  Domenico
               nello  spedale  grande,  salendo  una  scala  che  è  vicina  all'altare

               maggiore, dove ancora si vede con maraviglia per certi scorti d'ignudi
               bellissimi, e nel Carmine, dove dovea questa esser collocata, ne fu
               posta un'altra, nella qual è finto nel più alto un Dio Padre con molti
               Angeli  intorno  sopra  le  nuvole  con  bellissima  grazia,  e  nel  mezzo

               della  tavola  è  l'angelo  Michele  armato,  che  volando  mostra  aver
               posto nel centro della terra Lucifero, dove sono muraglie che ardono,
               antri  rovinati  et  un  lago  di  fuoco,  con  Angeli  in  varie  attitudini  et
               anime nude che in diversi atti nuotano e si cruciano in quel fuoco. Il

               che  tutto  è  fatto  con  tanta  bella  grazia  e  maniera,  che  pare  che
               quell'opera maravigliosa, in quelle tenebre scure sia lumeggiata da
               quel fuoco, onde è tenuta opera rara. E Baldassarri Petrucci sanese,
               pittor eccellente, non si poteva saziare di lodarla et un giorno, che io

               la vidi seco scoperta, passando per Siena, ne restai maravigliato sì
               come feci ancora di cinque storiette, che sono nella predella, fatte a
               tempera con bella e giudiziosa maniera.

               Un'altra  tavola  fece  Domenico  alle  monache  d'Ogni  Santi  della
               medesima  città,  nella  qual  è,  di  sopra  Cristo  in  aria  che  corona  la
               Vergine  glorificata,  et  a  basso  San  Gregorio,  Sant'Antonio,  Santa

               Maria  Maddalena  e  S.  Caterina  vergine  e  martire.  Nella  predella
               similmente sono alcune figurine, fatte a tempera molto belle. In casa
               del  signor  Marcello  Agostini  dipinse  Domenico  a  fresco  nella  volta
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