Page 1249 - Giorgio Vasari
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tante sue.
Ma per tornare all'opere che fece Perino doppo quelle che egli lavorò
nel palazzo del prencipe, egli fece un fregio in una stanza di casa
Giannettin Doria, dentrovi femmine bellissime, e per la città fece
molti lavori a molti gentiluomini, in fresco e coloriti a olio, come una
tavola in San Francesco molto bella, con bellissimo disegno, e
similmente in una chiesa dimandata Santa Maria de Consolazione, ad
un gentiluomo di casa Baciadonne, nella qual tavola fece una Natività
di Cristo, opera lodatissima, ma messa in luogo, oscuro talmente, che
per colpa del non aver buon lume, non si può conoscer la sua
perfezzione, e tanto più che Perino cercò di dipignerla con una
maniera oscura, onde avrebbe bisogno di gran lume. Senza i disegni,
che e' fece de la maggior parte della Eneide con le storie di Didone,
che se ne fece panni d'arazzi, e similmente i begli ornamenti
disegnati da lui nelle poppe delle galee, intagliati e condotti a
perfezzione dal Carota e dal Tasso, intagliatori di legname fiorentini, i
quali eccellentemente mostrarono quanto e' valessino in quell'arte.
Oltre tutte queste cose, dico, fece ancora un numero grandissimo di
drapperie per le galee del prencipe et i maggiori stendardi che si
potessi fare per ornamento e bellezza di quelle. Laonde fu per le sue
buone qualità tanto amato da quel prencipe che, se egli avesse
atteso a servirlo, arebbe grandemente conosciuta la virtù sua.
Mentre che egli lavorò in Genova, gli venne fantasia di levar la moglie
di Roma, e così comperò in Pisa una casa, piacendoli quella città, e
quasi pensava, invecchiando, elegger quella per sua abitazione.
Essendo dunque in quel tempo Operaio del Duomo di Pisa Messer
Antonio di Urbano, il quale aveva desiderio grandissimo d'abbellir
quel tempio, aveva fatto fare un principio d'ornamenti di marmo
molto belli per le cappelle della chiesa, levando alcune vecchie e
goffe che v'erano e senza proporzione, le quali aveva condotte di sua
mano Stagio da Pietra Santa, intagliatore di marmi molto pratico e
valente. E così dato principio, l'Operaio pensò di riempier dentro i
detti ornamenti di tavole a olio, e fuora seguitare a fresco storie e
partimenti di stucchi, e di mano de' migliori e più eccellenti maestri
che egli trovasse, senza perdonare a spesa che ci fussi potuta