Page 1248 - Giorgio Vasari
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vedere di Perino; onde, spaventato dalla bellezza sua, si partì di
Genova senza chieder licenza al prencipe Doria, tornandosene in
Bologna dove egli abitava. Restò dunque Perino a servire il prencipe e
finì questa sala colorita in muro a olio, che fu tenuta et è cosa
singularissima nella sua bellezza, essendo (come dissi), in mezzo
della volta e dattorno e fin sotto le lunette, lavori di stucchi bellissimi.
Nell'altra sala, dove si entra per la porta della loggia a man ritta, fece
medesimamente nella volta pitture a fresco, e lavorò di stucco in un
ordine quasi simile quando Giove fulmina i giganti, dove sono molti
ignudi, maggiori del naturale, molto begli. Similmente in cielo tutti gli
dèi i quali, nella tremenda orribilità de' tuoni, fanno atti vivacissimi e
molto proprii, secondo le nature loro; oltraché gli stucchi sono
lavorati con somma diligenza et il colorito in fresco non può essere
più bello, atteso che Perino ne fu maestro perfetto e molto valse in
quello. Fecevi quattro camere, nelle quali tutte le volte sono lavorate
di stucco in fresco, e scompartitevi dentro le più belle favole d'Ovidio
che paiono vere, né si può imaginare la bellezza, la copia et il vario e
gran numero che sono per quelle di figurine, fogliami, animali e
grottesche, fatte con grande invenzione. Similmente da l'altra banda
dell'altra sala fece altre quattro camere, guidate da lui e fatte
condurre da' suoi garzoni, dando loro però i disegni così degli stucchi,
come delle storie, figure e grottesche, che infinito numero, chi poco e
chi assai, vi lavorarono, come Luzio Romano, che vi fece molte opere
di grottesche e di stucchi, e molti lombardi. Basta che non vi è stanza
che non abbia fatto qualche cosa e non sia piena di fregiature, per
fino sotto le volte, di vari componimenti pieni di puttini, maschere
bizzarre et animali che è uno stupore; oltreché gli studioli, le
anticamere, i destri, ogni cosa è dipinto e fatto bello. Entrasi dal
palazzo al giardino in una muraglia terragnola che in tutte le stanze e
fin sotto le volte ha fregiature molto ornate, e così le sale e le
camere e le anticamere, fatte dalla medesima mano. Et in
quest'opera lavorò ancora il Pordenone come dissi nella sua vita; e
così Domenico Beccafumi sanese rarissimo pittore, che mostrò non
essere inferiore a nessuno degl'altri, quantunque l'opere che sono in
Siena di sua mano siano le più eccellenti che egli abbia fatto in fra