Page 1246 - Giorgio Vasari
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lasciar la sua donna e la figliuola bene accompagnata a' suoi parenti
in Roma, et assettato il tutto, se ne andò a Genova. Dove arrivato, e
per mezzo di Niccola fattosi noto a quel prencipe, fu tanto grato a sua
eccellenza la sua venuta, quanto cosa che in sua vita per
trattenimento avesse mai avuta. Fattogli dunque accoglienze e
carezze infinite, doppo molti ragionamenti e discorsi, alla fine diedero
ordine di cominciare il lavoro, e conchiusono dovere fare un palazzo
ornato di stucchi e di pitture a fresco, a olio e d'ogni sorte, il quale
più brevemente che io potrò m'ingegnerò di descrivere con le stanze
e le pitture et ordine di quello, lasciando stare dove cominciò prima
Perino a lavorar, acciò non confonda il dire quest'opera, che di tutte le
sue è la migliore.
Dico adunque che all'entrata del palazzo del principe è una porta di
marmo, di componimento et ordine dorico, fatta secondo i disegni e
modelli di man di Perino, con sue appartenenze di piedistalli, base,
fuso, capitelli, architrave, fregio, cornicione e frontespizio, e con
alcune bellissime femmine a sedere che reggono un'arme. La quale
opera e lavoro intagliò di quadro maestro Giovanni da Fiesole, e le
figure condusse a perfezzione Silvio scultore da Fiesole, fiero e vivo
maestro. Entrando dentro alla porta è, sopra il ricetto, una volta
piena di stucchi con istorie varie e grottesche, con suoi archetti, ne'
quali è dentro per ciascuno cose armigere, chi combatte appiè, chi a
cavallo, e battaglie varie lavorate con una diligenza et arte certo
grandissima.
Truovandosi le scale a man manca, le quali non possono avere il più
bello e ricco ornamento di grotteschine all'antica, con varie storie e
figurine piccole, maschere, putti, animali et altre fantasie, fatte con
quella invenzione e giudizio che solevano esser le cose sue, che in
questo genere veramente si possono chiamare divine. Salita la scala,
si giugne in una bellissima loggia, la quale ha nelle teste, per
ciascuna, una porta di pietra bellissima, sopra le quali, ne' frontespizii
di ciascuna, sono dipinte due figure, un maschio et una femmina,
volte l'una al contrario dell'altra per l'attitudine, mostrando una la
veduta dinanzi, l'altra quella di dietro. Èvvi la volta con cinque archi,
lavorata di stucco superbamente, e così tramezzata di pitture con