Page 1230 - Giorgio Vasari
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Eravi fra gli altri uno, il quale gli fu uno sprone che del continuo lo
pugneva, il quale fu nominato Toto del Nunziata, il quale, ancor egli
aggiugnendo col tempo a paragone con i begli ingegni, partì di
Fiorenza, e con alcuni mercanti fiorentini condottisi in Inghilterra,
quivi ha fatto tutte l'opere sue; e dal re di quella provincia, il quale ha
anco servito nell'architettura e fatto particolarmente il principale
palazzo, è stato riconosciuto grandissimamente. Costui adunque e
Perino esercitandosi a gara l'uno e l'altro, e seguitando nell'arte con
sommo studio, non andò molto tempo, divennero eccellenti. E Perino
disegnando in compagnia di altri giovani, e fiorentini e forestieri, al
cartone di Michelagnolo Buonarroti, vinse e tenne il primo grado fra
tutti gl'altri. Di maniera che si stava in quella aspettazione di lui, che
succedette di poi nelle belle opere sue, condotte con tanta arte et
eccellenza.
Venne in quel tempo in Fiorenza il Vaga pittor fiorentino, il quale
lavorava in Toscanella in quel di Roma cose grosse; per non essere
egli maestro eccellente, e soprabondatogli lavoro, aveva di bisogno
d'aiuti, e desiderava menar seco un compagno et un giovanetto che
gli servisse al disegno, che non aveva, et all'altre cose dell'arte; per
che vedendo costui Perino disegnare in bottega di Ridolfo insieme con
gli altri giovani, e tanto superiore a quegli che ne stupì, e che più
piacendogli l'aspetto et i modi suoi, atteso che Perino era un
bellissimo giovanetto, cortesissimo, modesto e gentile, et aveva tutte
le parti del corpo corrispondenti alla virtù dell'animo, se n'invaghì di
maniera che lo domandò se egli volesse andar seco a Roma, che non
mancherebbe aiutarlo negli studii e farli que' benefizii e patti che egli
stesso volesse. Era tanta la voglia ch'aveva Perino di venire a qualche
grado eccellente della professione sua, che quando sentì ricordar
Roma, per la voglia che egli ne aveva, tutto si rintenerì e gli disse che
egli parlasse con Andrea de' Ceri, che non voleva abbandonarlo,
avendolo aiutato per fino allora. Così il Vaga, persuaso Ridolfo suo
maestro et Andrea che lo teneva, tanto fece che alla fine condusse
Perino et il compagno in Toscanella. Dove cominciando a lavorare, et
aiutando loro Perino, non finirono solamente quell'opera che il Vaga
aveva presa, ma molte ancora che pigliarono di poi. Ma dolendosi