Page 1226 - Giorgio Vasari
P. 1226
diceva, così a suo potere le metteva in essecuzione, perciò che i
migliori vini e le più preziose cose che avere si potessero cercò
sempre d'avere per lo vitto suo, tenendo più conto della vita che
dell'arte. E perché era amicissimo di tutti gli uomini virtuosi, spesso
avea seco a cena il Molza e Messer Gandolfo, facendo bonissima cera.
Fu ancora suo grandissimo amico Messer Francesco Berni fiorentino,
che gli scrisse un capitolo, al quale rispose fra' Sebastiano con un
altro assai bello, come quelli che essendo universale seppe anco a far
versi toscani e burlevoli accommodarsi.
Essendo fra' Sebastiano morso da alcuni, i quali dicevano che pure
era una vergogna che, poi che egli aveva il modo da vivere, non
volesse più lavorare, rispondeva a questo modo: "Ora che io ho il
modo da vivere non vo' far nulla, perché sono oggi al mondo ingegni
che fanno in due mesi quello che io soleva fare in due anni. E credo,
s'io vivo molto, che non andrà troppo si vedrà dipinto ogni cosa. E da
che questi tali fanno tanto, è bene ancora che ci sia chi non faccia
nulla, acciò che eglino abbino quel più che fare". E con simili et altre
piacevolezze, si andava fra' Sebastiano, come quello che era tutto
faceto e piacevole, trattenendo; e nel vero non fu mai il miglior
compagno di lui. Fu, come si è detto, Bastiano molto amato da
Michelagnolo. Ma è ben vero che, avendosi a dipigner la faccia della
cappella del Papa, dove oggi è il Giudizio di esso Buonarroto, fu fra
loro alquanto di sdegno, avendo persuaso fra' Sebastiano al Papa che
la facesse fare a Michelagnolo a olio là dove esso non voleva farla se
non a fresco. Non dicendo dunque Michelagnolo né sì, né no et
acconciandosi la faccia a modo di fra' Sebastiano, si stette così
Michelagnolo, senza metter mano all'opera, alcuni mesi; ma essendo
pur sollecitato, egli finalmente disse che non voleva farla se non a
fresco, e che il colorire a olio era arte da donna e da persone agiate
et infingarde, come fra' Bastiano; e così gettata a terra l'incrostatura
fatta con ordine del frate, e fatto arricciare ogni cosa in modo da
poter lavorare a fresco, Michelagnolo mise mano all'opera, non si
scordando però l'ingiuria che gli pareva avere ricevuta da fra'
Sebastiano, col quale tenne odio quasi fin alla morte di lui.
Essendo finalmente fra' Sebastiano ridotto in termine che né lavorare,