Page 1208 - Giorgio Vasari
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stanze del castello dove in Mantova abita il duca, e due scale a
lumaca grandissime, con apartamenti ricchissimi et ornati di stucco
per tutto. Et in una sala fece dipignere tutta la storia e guerra
troiana, e similmente in una anticamera dodici storie a olio, sotte le
teste de' dodici imperadori state prima dipinte da Tiziano Vecellio che
sono tenute rare. Parimente a Marmiruolo, luogo lontano da Mantova
cinque miglia, fu fatta con ordine e disegno di Giulio una
commodissima fabbrica e grandi pitture, non men belle che quelle del
castello e del palazzo del T. Fece il medesimo, in Santo Andrea di
Mantova, alla cappella della signora Isabella Buschetta, in una tavola
a olio, una Nostra Donna in atto di adorare il puttino Gesù che giace
in terra, e Giuseppo e l'asino et il bue vicini a un presepio, e da una
banda San Giovanni Evangelista, e dall'altra San Longino, figure
grandi quanto il naturale. Nelle facciate poi di detta cappella, fece
colorire a Rinaldo, con suoi disegni, due storie bellissime: cioè in una
la Crocifissione di Gesù Cristo con i ladroni et alcuni Angeli in aria, e
da basso i crocifissori con le Marie e molti cavalli, de' quali si dilettò
sempre e gli fece bellissimi a maraviglia, e molti soldati in varie
attitudini; nell'altra fece quando al tempo della contessa Matilda si
trovò il sangue di Cristo, che fu opera bellissima. E doppo fece Giulio
al duca Federigo in un quadro di sua propria mano la Nostra Donna
che lava Gesù Cristo fanciulletto, che sta in piedi dentro a un bacino,
mentre San Giovannino getta l'acqua fuor d'un vaso, le quali
amendue figure, che sono grandi quanto il naturale, sono bellissime;
e dal mezzo in su nel lontano sono di figure piccole alcune
gentildonne che vanno a visitarla. Il qual quadro fu poi donato dal
duca alla signora Isabella Buschetta. Della quale signora fece poi
Giulio il ritratto, e bellissimo, in un quadretto piccolo d'una Natività di
Cristo, alto un braccio, che è oggi appresso al signor Vespasiano
Gonzaga con un altro quadro donatogli dal duca Federigo, pur di
mano di Giulio, nel quale è un giovane et una giovane abbracciati
insieme sopra un letto, in atto di farsi carezze, mentre una vecchia
dietro a un uscio nascosamente gli guarda. Le quali figure sono poco
meno che il naturale e molto graziose. Et in casa il medesimo è in un
altro quadro molto eccellente un San Ieronimo bellissimo di mano pur
di Giulio. Et appresso del conte Nicola Maffei è un quadro d'uno