Page 1203 - Giorgio Vasari
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Pagni e da Rinaldo Mantovano, pittori e suoi creati, e nel vero così
bene che paiono vivi. Da questa si cammina in una stanza, che è in
sul canto del palazzo, la quale ha la volta fatta con spartimento
bellissimo di stucchi e con variate cornici, in alcuni luoghi tocche
d'oro. E queste fanno un partimento con quattro ottangoli, che levano
nel più alto della volta con quadro, nel quale è Cupido, che nel
cospetto di Giove (che è abbagliato nel più alto da una luce celeste),
sposa alla presenza di tutti gli dèi Psiche. Della quale storia non è
possibile veder casa fatta con più grazia e disegno; avendo Giulio
fatto scortare quelle figure con la veduta al disotto in su tanto bene,
et alcune di quelle non sono affatica lunghe un braccio, e si mostrano
nella vista da terra di tre braccia nell'altezza. E nel vero sono fatte
con mirabili arte et ingegno, avendo Giulio saputo far sì che, oltre al
parer vive (così hanno rilievo), ingannano con piacevole veduta
l'occhio umano. Sono poi negl'ottangoli tutte l'altre prime storie di
Psiche, dell'avversità che le avvennero per lo sdegno di Venere,
condotte con la medesima bellezza e perfezzione. Et in altri angoli
sono molti amori, come ancora nelle finestre, che secondo gli spazii
fanno varii effetti: e questa volta è tutta colorita a olio di mano di
Benedetto e Rinaldo sopra detti. Il restante, adunque, delle storie di
Psiche sono nelle facce da basso, che sono le maggiori, cioè in una a
fresco quando Psiche è nel bagno e gl'amori la lavano, et appresso
con bellissimi gesti la rasciugano; in un'altra parte s'appresta il
convito da Mercurio, mentre ella si lava, con le Baccanti che suonano,
dove sono le Grazie che con bellissima maniera fioriscono la tavola; e
Sileno, sostenuto da' satiri col suo asino sopra una capra a sedere, ha
due putti che gli suggono le poppe, mentre si sta in compagnia di
bacco che ha a' piedi due tigri e sta con un braccio appoggiato alla
credenza: dall'uno de' lati della quale è un camello e dall'altro un
liofante; la qual credenza, che è a mezzo tondo in botte, è ricoperta
di festoni di verzure e fiori e tutta piena di viti cariche di grappoli
d'uve e di pampani, sotto i quali sono tre ordini di vazi bizzarri, bacini,
boccali, tazze, coppe et altri così fatti, con diverse forme e modi
fantastichi e tanto lustranti, che paiono di vero argento e d'oro,
essendo contrafatti con un semplice colore di giallo e d'altro così
bene, che mostrano l'ingegno, la virtù e l'arte di Giulio, il quale in