Page 1196 - Giorgio Vasari
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loggia lavorata di stucchi e di tutte dipinte le parieti e le volte con
molte grottesche di mano di Giovanni da Udine. In testa di questa
loggia fece Giulio in fresco un Polifemo grandissimo con infinito
numero di fanciulli e satirini che gli giuocano intorno. Di che riportò
Giulio molta lode, sì come fece ancora di tutte l'opere e disegni che
[fece] per quel luogo, il quale adornò di peschiere, pavimenti,
fontane rustiche, boschi et altre cose simili, tutte bellissime e fatte
con bell'ordine e giudizio. Ben è vero che sopravenendo la morte di
Leone, non fu per allora altrimenti seguitata quest'opera; perché
creato nuovo pontefice Adriano, e tornatosene il cardinal de' Medici a
Fiorenza, restarono indietro, insieme con questa, tutte l'opere
publiche cominciate dal suo antecessore.
Giulio, intanto, e Giovanfrancesco diedero fine a molte cose di
Raffaello ch'erano rimaste imperfette, e s'apparecchiavano a mettere
in opera parte de' cartoni, che egli avea fatto per le pitture della sala
grande del palazzo, nella quale aveva Raffaello cominciato a
dipignere quattro storie de' fatti di Gostantino imperatore, et aveva,
quando morì, coperta una facciata di mistura per lavorarvi sopra a
olio, quando s'avvidero Adriano, come quello che né di pitture o
sculture, né d'altra cosa buona si dilettava, non si curare ch'ella si
finisse altrimenti. Disperati adunque Giulio e Giovanfrancesco, et
insieme con esso loro Perino del Vaga, Giovanni da Udine, Bastiano
Viniziano e gli altri artefici eccellenti, furono poco meno (vivente
Adriano) che per morirsi di fame. Ma come volle Dio, mentre che la
corte avezza nelle grandezze di Leone era tutta sbigottita, e che tutti
i migliori artefici andavano pensando dove ricoverarsi, vedendo niuna
virtù essere più in pregio, morì Adriano e fu creato sommo pontefice
Giulio cardinale de' Medici, che fu chiamato Clemente Settimo: col
quale risuscitarono in un giorno, insieme con l'altre virtù, tutte l'arti
del disegno. E Giulio e Giovanfrancesco si misero subito d'ordine del
Papa a finire tutti lieti la detta sala di Gostantino, e gettarono per
terra tutta la facciata coperta di mistura per dovere essere lavorata a
olio; lasciando però nel suo essere due figure, ch'eglino avevano
prima dipinte a olio, che sono per ornamento intorno a certi papi: e
ciò furono una Iustizia et un'altra figura simile.