Page 1195 - Giorgio Vasari
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Fontanableò, nella cappella del re.
Adoperandosi dunque in questa maniera Giulio in servigio di Raffaello
suo maestro, et imparando le più difficili cose dell'arte, che da esso
Raffaello gl'erano con incredibile amorevolezza insegnate, non andò
molto che seppe benissimo tirare in prospettiva, misurare gl'edifizii e
lavorar piante. E disegnando alcuna volta Raffaello, e schizzando a
modo suo l'invenzioni, le faceva poi tirar misurate e grandi a Giulio,
per servirsene nelle cose d'architettura. Della quale cominciando a
dilettarsi Giulio, vi attese di maniera, che poi esercitandola venne
eccellentissimo maestro.
Morto Raffaello e rimasi eredi di lui Giulio e Giovanfrancesco detto il
Fattore, con carico di finire l'opere da esso Raffaello incominciate,
condussero onoratamente la maggior parte a perfezzione. Dopo
avendo Giulio cardinale de' Medici, il qual fu poi Clemente Settimo,
preso un sito in Roma sotto Monte Mario, dove oltre una bella veduta,
erano acque vive, alcune boscaglie in ispiaggia et un bel piano che,
andando lungo il Tevere per fino a ponte Molle, aveva da una banda
e dall'altra una largura di prati che si estendeva quasi fino alla porta
di San Piero, disegnò nella sommità della spiaggia, sopra un piano
che vi era, fare un palazzo con tutti gl'agi e commodi di stanze,
logge, giardini, fontane, boschi et altri, che si possono più belli e
migliori desiderare, e diede di tutto il carico a Giulio, il quale, presolo
volentieri e messovi mano, condusse quel palagio, che allora si
chiamò la vigna de' Medici et oggi di Madama, a quella perfezzione
che di sotto si dirà. Accommodandosi dunque alla qualità del sito et
alla voglia del cardinale, fece la facciata dinanzi di quello in forma di
mezzo circolo a uso di teatro con uno spartimento di nicchie e finestre
d'opera ionica, tanto lodato che molti credono che ne facesse
Raffaello il primo schizzo, e poi fusse l'opera seguitata e condotta a
perfezzione da Giulio. Il quale vi fece molte pitture nelle camere et
altrove, e particolarmente, passato il primo ricetto dell'entrata, in una
loggia bellissima, ornata di nicchie grandi e piccole intorno, nelle
quali è gran quantità di statue antiche: e fra l'altre vi era un Giove,
cosa rara, che fu poi dai Farnesi mandato al re Francesco di Francia,
con molte altre statue bellissime. Oltre alle quali nicchie ha la detta