Page 1181 - Giorgio Vasari
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Laonde Antonio avendo servitù col reverendissimo Farnese,
strettissimamente lo pregò che volesse supplicare a papa Leone che
il luogo di Giuliano suo zio gli concedesse. La qual cosa fu facilissima
a ottenere: prima per le virtù di Antonio, che erano degne di quel
luogo; poi per lo interesso della benivolenza fra il Papa e 'l
reverendissimo Farnese. E così in compagnia di Raffaello da Urbino si
continuò quella fabbrica assai freddamente.
Andando poi il Papa a Civitavecchia per fortificarla, et in compagnia di
esso infiniti signori, e fra gli altri Giovan Paolo Baglioni e 'l signor
Vitello, e similmente, di persone ingegnose, Pietro Navarra et Antonio
Marchisi, architetto allora di fortificazioni - il quale per commessione
del Papa era venuto da Napoli - e ragionandosi di fortificare detto
luogo, infinite e varie circa ciò furono le opinioni; e chi un disegno e
chi un altro facendo, Antonio, fra tanti, ne spiegò loro uno, il quale fu
confermato dal Papa, e da quei signori et architetti, come di tutti
migliore per bellezza e fortezza e bellissime et utili considerazioni.
Onde Antonio ne venne in grandissimo credito appresso la corte.
Dopo questo riparò la virtù d'Antonio a un gran disordine per questa
cagione. Avendo Raffaello da Urbino nel fare le logge papali e le
stanze, che sono sopra i fondamenti, per compiacere ad alcuni,
lasciati molti vani, con grave danno del tutto per lo peso che sopra
quelli si aveva a reggere, già cominciava quell'edifizio a minacciare
rovina pel troppo gran peso che aveva sopra; e sarebbe certamente
rovinato se la virtù d'Antonio, con aiuto di puntelli e travate, non
avesse ripiene di dentro quelle stanzerelle e, rifondando per tutto,
non l'avesse ridotte ferme e saldissime, come elle furono mai da
principio.
Avendo intanto la nazione fiorentina, col disegno di Iacopo
Sansovino, cominciata in strada Giulia dietro a' Banchi la chiesa loro,
si era nel porla messa troppo dentro nel fiume; per che, essendo a
ciò stretti dalla necessità, spesono dodicimila scudi in un fondamento
in acqua, che fu da Antonio con bellissimo modo e fortezza condotto.
La quale via, non potendo essere trovata da Iacopo, si trovò per
Antonio; e fu murata sopra l'acqua parecchie braccia. Et Antonio ne
fece un modello così raro, che se l'opera si conduceva a fine, sarebbe