Page 1175 - Giorgio Vasari
P. 1175

et  in  otto  carte  simili  figurò  in  varii  abiti,  otto  donne  di  perfetta

               bontà: sei del Testamento vecchio, Iabil, Ruth, Abigail, Iudith, Esther
               e Susanna; e del nuovo, Maria Vergine madre di Gesù Cristo e Maria
               Madalena.  E  dopo  queste  fece  intagliare  in  sei  carte  i  trionfi  della
               Pacienza, con varie fantasie. Nella prima è sopra un carro la Pacienza,

               che  ha  in  mano  uno  stendardo,  dentro  al  quale  è  una  rosa  fra  le
               spine. Nell'altra si vede sopra un'ancudine un cuor che arde, percosso
               da tre martella; et il carro di questa seconda carta è tirato da due

               figure: cioè dal Disiderio, che ha l'ale sopra gl'omeri, e dalla Speranza
               che  ha  in  mano  un'àncora,  e  si  mena  dietro,  come  prigiona,  la
               Fortuna, che ha rotto la ruota. Nell'altra carta è Cristo in sul carro con
               lo  stendardo  della  croce  e  della  sua  Passione.  Et  in  sui  canti  sono
               gl'Evangelisti  in  forma  d'animati.  E  questo  carro  è  tirato  da  dua

               agnelli,  e  dietro  ha  quattro  prigioni:  il  diavolo,  il  mondo,  o  vero  la
               carne, il peccato e la morte. Nell'altro trionfo è Isaac nudo sopra un
               camello,  e  nella  bandiera  che  tiene  in  mano  è  un  paio  di  ferri  da

               prigione, e si tira dietro l'altare col montone, il coltello et il fuoco. In
               un'altra carta fece Iosef, che trionfa sopra un bue coronato di spighe
               e di frutti, con uno stendardo, dentro al quale è una cassa di pecchie.
               Et i prigioni, che si trae dietro, sono Zefira e l'Invidia, che si mangiano
               un  cuore.  Intagliò  in  un  altro  trionfo  Davit,  sopra  un  lione,  con  la

               cetara e con uno standardo in mano, dentro al quale è un freno, e
               dietro a lui è Saul prigione et i Semei con la lingua fuora. In un'altra è
               Tobia che trionfa sopra l'asino, et ha in mano uno stendardo dentrovi

               una fonte; e si trae dietro legati come prigioni la Povertà e la Cecità.
               L'ultimo de' sei trionfi è Santo Stefano protomartire, il quale trionfa
               sopra un elefante et ha nello stendardo la Carità, et i prigioni sono i
               suoi persecutori. Le quali tutte sono state fantasie capricciose e piene
               d'ingegno; e tutte furono intagliate da Ieronimo Coch la cui mano è

               fiera, sicura e gagliarda molto.

               Intagliò  il  medesimo  con  bel  capriccio  in  una  carta  la  Fraude  e
               l'Avarizia,  et  in  un'altra  bellissima  una  bacanaria  con  putti  che
               ballano. In un'altra fece Moisè che passa il Mare Rosso, secondo che
               l'aveva  dipinta  Agnolo  Bronzino,  pittore  fiorentino,  nel  palagio  del

               duca di Fiorenza, nella capella di sopra. A concorrenza del quale pur
   1170   1171   1172   1173   1174   1175   1176   1177   1178   1179   1180