Page 1163 - Giorgio Vasari
P. 1163

cresciutogli  l'animo,  disegnò  Baccio,  e  fece  intagliare,  una  carta
               grande,  delle  maggiori  che  ancora  fussero  state  intagliate  infino
               allora,  piena  di  femmine  vestite  e  di  nudi,  che  amazzano,  per
               comandamento d'Erode, i piccoli fanciulli innocenti.

               Marcantonio  intanto,  seguitando  d'intagliare,  fece  in  alcune  carte  i
               dodici  Apostoli,  piccoli,  in  diverse  maniere,  e  molti  Santi  e  Sante,

               acciò i poveri pittori, che non hanno molto disegno, se ne potessero
               ne'  loro  bisogni  servire.  Intagliò  anco  un  nudo,  che  ha  un  lione  a'
               piedi e vuole fermare una bandiera grande, gonfiata dal vento, che è
               contrario al volere del giovane; un altro che porta una basa addosso;

               et un San Ieronimo, piccolo, che considera la morte mettendo un dito
               nel cavo d'un teschio che ha in mano, il che fu invenzione e disegno
               di  Raffaello;  e  dopo,  una  Iustizia,  la  quale  ritrasse  dai  panni  di
               capella;  et  appresso  l'Aurora  tirata  da  due  cavalli,  ai  quali  l'Ore

               mettono la briglia. E dall'antico ritrasse le tre Grazie, et una storia di
               Nostra Donna che saglie i gradi del tempio.

               Dopo  queste  cose,  Giulio  Romano,  il  quale,  vivente  Raffaello  suo
               maestro,  non  volle  mai  per  modestia  far  alcuna  delle  sue  cose
               stampare,  per  non  parere  di  volere  competere  con  esso  lui,  fece,
               dopo  che  egli  fu  morto,  intagliare  a  Marcantonio  due  battaglie  di

               cavalli  bellissime  in  carte  assai  grandi,  e  tutte  le  storie  di  Venere,
               d'Apollo e di Iacinto, che egli avea fatto di pittura nella stufa che è
               alla  vigna  di  Messer  Baldassarre  Turrini  da  Pescia.  E  parimente  le
               quattro storie della Madalena, et i quattro Evangelisti, che sono nella

               volta  della  capella  della  Trinità,  fatte  per  una  meretrice,  ancor  che
               oggi  sia  di  Messer  Agnolo  Massimi.  Fu  ritratto  ancora,  e  messo  in
               istampa dal medesimo, un bellissimo pilo antico, che fu di Maiano et
               è oggi nel cortile di San Pietro, nel quale è una caccia d'un Lione; e

               dopo  una  delle  storie  di  marmo,  antiche,  che  sono  sotto  l'arco  di
               Gostantino, e finalmente molte storie, che Raffaello aveva disegnate
               per il corridore e logge di palazzo; le quali sono state poi rintagliate
               da Tommaso Barlacchi insieme con le storie de' panni, che Raffaello

               fece pel concistoro publico. Fece dopo queste cose Giulio Romano in
               venti fogli intagliare da Marcantonio, in quanti diversi modi, attitudini
               e positure giacciono i disonesti uomini con le donne, e, che fu peggio,
   1158   1159   1160   1161   1162   1163   1164   1165   1166   1167   1168