Page 115 - Giorgio Vasari
P. 115
pezzo s'assegna il suo numero per ritrovargli più facilmente nel
commettergli; i quali numeri, finita l'opera, si scancellano. Fatto
questo, per tagliargli a misura si piglia un ferro appuntato affocato,
con la punta del quale avendo prima con una punta di smeriglio
intaccata alquanto la prima superficie dove si vuole cominciare, e con
un poco di sputo bagnatovi, si va con esso ferro lungo que' dintorni,
ma alquanto discosto: et a poco a poco muovendo il predetto ferro, il
vetro si inclina e si spicca dalla piastra. Di poi con una punta di
smeriglio si va rinettando detti pezzi e levandone il superfluo, e con
un ferro, che e' chiamano grisatoio o vero topo, si vanno rodendo i
dintorni disegnati, tale ch'e' venghino giusti da poterli commettere
per tutto.
Così, dunque, commessi i pezzi di vetro, in su una tavola piana si
distendono sopra il cartone e si comincia a dipignere per i panni
l'ombra di quegli la quale vuol essere di scaglia di ferro macinata, e
d'un'altra ruggine che alle cave del ferro si trova, la quale è rossa, o
vero matita rossa e dura macinata, e con queste si ombrano le carni,
cangiando quelle col nero e rosso, secondo che fa bisogno. Ma prima
è necessario alle carni velare con quel rosso tutti i vetri, e con quel
nero fare il medesimo a' panni con temperargli con la gomma, a poco
a poco dipignendoli et ombrandoli come sta il cartone. Et appresso
dipinti che e' sono, volendoli dare lumi fieri si ha un pennello di setole
corto e sottile, e con quello si graffiano i vetri in su il lume, e levasi di
quel panno che aveva dato per tutto il primo colore, e con
l'asticciuola del pennello si va lumeggiando i capegli, le barbe, i
panni, i casamenti e' paesi come tu vuoi.
Sono però in questa opera molte difficultà, e chi se ne diletta può
mettere varii colori sul vetro; perché segnando su un colore rosso un
fogliame o cosa minuta, volendo che a fuoco venga colorito d'altro
colore, si può squamare quel vetro quanto tiene il fogliame, con la
punta d'un ferro che levi la prima scaglia del vetro, cioè il primo
suolo, e non la passi; perché faccendo così, rimane il vetro di color
bianco, e se gli dà poi quel rosso fatto di più misture, che nel cuocere
mediante lo scorrere diventa giallo. E questo si può fare su tutti i
colori; ma il giallo meglio riesce sul bianco che in altri colori, l'azzurro