Page 120 - Giorgio Vasari
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oltra il disegno l'ombre, i mezzi et i lumi ancora, fu Ugo da Carpi; il
quale a imitazione delle stampe di rame ritrovò il modo di queste,
intagliandole in legname di pero o di bossolo, che in questo sono
eccellenti sopra tutti gli altri legnami. Fecele dunque di tre pezzi,
ponendo nella prima tutte le cose proffilate e tratteggiate, nella
seconda tutto quello che è tinto accanto al proffilo con lo acquerello
per ombra, e nella terza i lumi et il campo, lasciando il bianco della
carta in vece di lume, e tingendo il resto per campo. Questa, dove è il
lume et il campo, si fa in questo modo: pigliasi una carta stampata
con la prima, dove sono tutte le proffilature et i tratti, e così fresca
fresca si pone in su l'asse del pero, et agravandola sopra con altri
fogli che non siano umidi, si strofina in maniera, che quella che è
fresca lascia su l'asse la tinta di tutti i proffili delle figure; e allora il
pittore piglia la biacca a gomma, e dà in su 'l pero i lumi; i quali dati,
lo intagliatore gli incava tutti co' ferri, secondo che sono segnati. E
questa è la stampa che primieramente si adopera, perché ella fa i
lumi et il campo, quando ella è imbrattata di colore ad olio, e per
mezzo della tinta lascia per tutto il colore, salvo che dove ella è
incavata, che ivi resta la carta bianca. La seconda poi è quella delle
ombre, che è tutta piana e tutta tinta di acquerello, eccetto che dove
le ombre non hanno ad essere, che quivi è incavato il legno. E la
terza, che è la prima a formarsi, è quella dove il proffilato del tutto è
incavato per tutto, salvo che dove e' non ha i proffili tocchi dal nero
della penna. Queste si stampano al torculo, e vi si rimettono sotto tre
volte, cioè una volta per ciascuna stampa, sì che elle abbino il
medesimo riscontro. E certamente che ciò fu bellissima invenzione.
Tutte queste professioni ed arti ingegnose si vede che derivano dal
disegno, il quale è capo necessario di tutte; e, non l'avendo, non si ha
nulla; perché sebbene tutti i segreti et i modi sono buoni, quello è
ottimo, per lo quale ogni cosa perduta si ritrova, et ogni difficil cosa
per esso diventa facile; come si potrà vedere nel leggere le vite
degl'artefici, i quali dalla natura e dallo studio aiutati, hanno fatto
cose sopra umane per il mezzo solo del disegno.
E così, faccendo qui fine alla introduzzione delle tre arti, troppo più
lungamente forse trattate che nel principio non mi pensai, me ne