Page 1127 - Giorgio Vasari
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Giulio  Clovio  sopra  detto,  il  quale  l'apprese  come  abbian  detto  da
               Girolamo  quando  lavorava  a  Candiana,  essendo  lì  frate,  et  il  quale
               l'ha  poi  inalzata  a  quel  supremo  grado  al  quale  pochissimi  sono
               arrivati, e niuno l'ha trapassato già mai.

               Io sapeva bene alcune cose dei sopra detti eccellenti e nobili artefici
               veronesi,  ma  tutto  quello  che  n'ho  raccontato  non  arei  già  saputo

               interamente, se la molta bontà e diligenza del reverendo e dottissimo
               fra' Marco de' Medici, veronese et uomo pratichissimo in tutte le più
               nobili  arti  e  scienzie,  et  insieme  il  Danese  Cataneo  da  Carrara
               eccellentissimo scultore, e miei amicissimi, non me n'avessero dato

               quell'intero  e  perfetto  ragguaglio  che  di  sopra,  come  ho  saputo  il
               meglio,  ho  scritto  a  utile  e  commodo  di  chi  leggerà  queste  nostre
               vite: nelle quali mi sono stati e sono di grande aiuto le cortesie di
               molti  amici,  che  per  compiacermi  e  giovare  al  mondo,  si  sono  in

               ricercar questa cosa affaticati.
               E questo sia il fine delle vite dei detti veronesi, di ciascuno de' quali

               non  ho  potuto  avere  i  ritratti,  essendomi  questa  piena  notizia  non
               prima venuta alle mani, che quando mi sono poco meno che alla fine
               dell'opera ritrovato.
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