Page 1123 - Giorgio Vasari
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ritratta assai bene di naturale. Inanimito poi Girolamo dalle lodi che
               si sentiva dare, dipinse con buona pratica in San Polo l'altare della
               Madonna,  e  nella  chiesa  della  Scala  il  quadro  della  Madonna  con
               Sant'Anna, che è posto fra il San Bastiano et il San Rocco del Moro e
               del  Cavazzuola.  Nella  chiesa  della  Vettoria  fece  l'ancona  dell'altar

               maggiore  della  famiglia  de'  Zoccoli,  e  vicino  a  questa,  la  tavola  di
               Santo Onofrio della famiglia de' Cipolli, la quale è tenuta, per disegno
               e colorito, la migliore opera che mai facesse.

               Dipinse anco in San Lionardo nel Monte, vicino a Verona, la tavola
               dell'altar  maggiore  della  famiglia  de'  Cartieri,  la  quale  è  opera

               grande, con molte figure, e molto stimata da tutti, e sopra tutto vi è
               un  bellissimo  paese.  Ma  una  cosa,  accaduta  molte  volte  ai  giorni
               nostri,  ha  fatto  tenere  quest'opera  maravigliosa,  e  cioè  un  arbore
               dipinto  da  Girolamo  in  questa  tavola,  al  quale  pare  che  sia

               appoggiata  una  gran  seggiola,  sopra  cui  posa  la  Nostra  Donna.  E
               perché il detto arbore, che pare un lauro, avanza d'assai con i rami la
               detta  sedia,  se  gli  vede  dietro,  fra  un  ramo  e  l'altro  che  sono  non
               molto spessi, un'aria tanto chiara e bella, che egli pare veramente un

               arbore vivo, svelto e naturalissimo. Onde sono stati veduti molte fiate
               ucelli, entrati per diversi luoghi in chiesa, volare a questo arbore per
               posarvisi  sopra,  e  massimamente  rondini  che  avevano  i  nidi  nelle
               travi del tetto et i loro rondinini parimente. E questo affermano aver

               veduto  persone  dignissime  di  fede,  come  fra  gl'altri  il  padre  don
               Giuseppo  Mangiuoli  veronese,  stato  due  volte  generale  di  quella
               Relligione e persona di santa vita, che non affermarebbe per cosa del
               mondo  cosa  che  verissima  non  fusse;  et  il  padre  don  Girolamo

               Volpini, similmente veronese, e molti altri. Dipinse anco Girolamo in
               Santa  Maria  in  Organi,  dove  fece  la  prima  opera  sua,  in  una  delle
               portelle  dell'organo  (avendo  l'altra  dipinta  Francesco  Morone  suo
               compagno), due Sante dalla parte di fuori, e nel didentro un presepio.

               E  dopo  fece  la  tavola,  che  è  riscontro  alla  sua  prima,  dove  è  una
               natività  del  Signore,  pastori  e  paesi  et  alberi  bellissimi.  Ma  sopra
               tutto sono vivi e naturali due conigli, lavorati con tanta diligenza che
               si  vede,  non  che  altro,  in  loro  la  divisione  de'  peli.  Un'altra  tavola

               dipinse alla capella de' Buonalivi con una Nostra Donna a sedere in
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