Page 1125 - Giorgio Vasari
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allora stata veduta.
Facea Girolamo i fiori con tanta diligenza, e così veri, belli e naturali,
che parevano ai riguardanti veri. E contrafaceva camei piccoli et altre
pietre e gioie intagliate di maniera che non si poteva veder cosa più
simile, né più minuta. E fra le figurine sue se ne veggiono alcune,
come in camei et altre pietre finte, che non sono più grandi che una
piccola formica, e si vede nondimeno in loro tutte le membra e tutti i
muscoli tanto bene, che a pena si può credere da chi non gli vede.
Diceva Girolamo, nell'ultima sua vecchiezza, che allora sapea più che
mai avesse saputo in quest'arte e dove aveano ad andare tutte le
botte, ma che poi nel maneggiar il pennello gl'andavano a contrario,
perché non lo serviva più né l'occhio, né la mano.
Morì Girolamo l'anno 1555 a due dì di luglio d'età d'anni ottantatré e
fu sepolto in San Nazario nelle sepolture della Compagnia di San
Biagio. Fu costui persona molto da bene, né mai ebbe lite né
travaglio con persona alcuna, e fu di vita molto innocente. Ebbe fra
gl'altri un figliuolo chiamato Francesco, il quale imparò l'arte da lui e
fece, essendo anco giovinetto, miracoli nel miniare, in tanto che
Girolamo affermava di quell'età non aver saputo tanto quanto il
figliuolo sapeva. Ma gli fu costui sviato da un fratello della madre il
quale, essendo assai ricco e non avendo figliuoli, se lo tirò appresso,
facendolo attendere in Vicenza alla cura d'una fornace di vetri che
facea fare. Nel che, avendo speso Francesco i migliori anni, morta la
moglie del zio, cascò da ogni speranza e si trovò aver perso il tempo,
perché presa colui un'altra moglie n'ebbe figliuoli. E così non fu
altrimenti Francesco, sì come s'avea pensato, erede del zio. Per che
rimessosi all'arte dopo sei anni et imparato qualche cosa, si diede a
lavorare, e, fra l'altre cose, fece una palla grande di diametro quattro
piedi, vota dentro e coperto il difuori, che era di legno, con colla di
nervi di bue, temperata in modo che era fortissima, né si poteva
temere in parte alcuna di rottura o d'altro danno. Dopo, essendo
questa palla, la quale dovea servire per una sfera terrestre,
benissimo compartita e misurata, con ordine e presenza del
Fracastoro e del Beroldi, medici ambidue e cosmografi et astrologi
rarissimi, si dovea colorire da Francesco per Messer Andrea Navagero,