Page 1119 - Giorgio Vasari
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l'altra  fu  porta  Savonarola,  che  fu  molto  bene  intesa.  Fece  anco  il

               disegno e modello della chiesa di Santa Maria delle Grazie de' frati di
               San Domenico e la fondò; la quale opera, come si vede dal modello,
               è  tanto  ben  fatta  e  bella,  che  di  tanta  grandezza  non  si  è  forse
               veduto infino a ora una pari in altro luogo. Fu fatto dal medesimo il

               modello d'un superbissimo palazzo al signor Girolamo Savorgnano nel
               fortissimo suo castello d'Usopo nel Friuli, che allora fu fondato tutto e
               tirato sopra terra; ma morto quel signore, si rimase in quel termine

               senza  andar  più  oltre,  ma  se  questa  fabrica  si  fusse  finita  sarebbe
               stata  maravigliosa.  Nel  medesimo  tempo  andò  Falconetto  a  Pola
               d'Istria solamente per disegnare e vedere il teatro, amfiteatro et arco
               che è in quella città antichissima. E fu questi il primo che disegnasse
               teatri et anfiteatri e trovasse le piante loro; e quelli che si veggono, e

               massimamente quel di Verona, vennero da lui e furono fatti stampare
               da altri sopra i suoi disegni. Ebbe Giovanmaria animo grande, e come
               quello  che  non  aveva  mai  fatto  altro  che  disegnare  cose  grandi

               antiche, null'altro disiderava se non che se gli presentasse occasione
               di far cose simili a quelle in grandezza, e tallora ne faceva piante e
               disegni con quella stessa diligenza che avrebbe fatto se si avessero
               avuto a mettere in opera subitamente, et in questo, per modo di dire,
               tanto si perdeva, che non si degnava di far disegni di case private di

               gentiluomini, né per villa, né per le città, ancor che molto ne fusse
               pregato.

               Fu  molte  volte  Giovanmaria  a  Roma,  oltre  le  dette  di  sopra;  onde
               avea  tanto  familiare  quel  viaggio,  che  per  ogni  leggeri  occasione,
               quando  era  giovane  e  gagliardo,  si  metteva  a  farlo.  Et  alcuni  che

               ancor vivono raccontano che, venendo egli un giorno a contesa con
               uno  architetto  forestiero  che  a  caso  si  trovò  in  Verona,  sopra  le
               misure di non so che cornicione antico di Roma, disse Giovanmaria
               dopo  molte  parole:  "Io  mi  chiarirò  presto  di  questa  cosa".  Et

               andatosene di lungo a casa, si mise in viaggio per Roma.
               Fece  costui  due  bellissimi  disegni  di  sepolture  per  casa  Cornara,  le

               quali dovevano farsi in Vinezia in San Salvadore, l'una per la reina di
               Cipri di detta casa Cornara, e l'altra per Marco Cornaro cardinale, che
               fu il primo che di quella famiglia fusse di cotale dignità onorato. E per
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