Page 1109 - Giorgio Vasari
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hanno in sul mantoano. In San Domenico fece l'altare del Rosaio; et
in Verona nel convento di Santa Nastasia fece a fresco una Madonna,
San Remigio vescovo e Santa Nastasia, nel secondo chiostro; e sopra
la seconda porta del Martello, in un archetto una Madonna, San
Domenico e San Tommaso d'Aquino, e tutti di pratica. Fu fra'
Girolamo persona semplicissima e tutto alieno dalle cose del mondo,
e standosi in villa a un podere del convento, per fuggire ogni strepito
et inquietudine, teneva i danari che gl'erano mandati dall'opere, de'
quali si serviva a comperare colori et altre cose, in una scatola senza
coperchio appiccata al palco, nel mezzo della sua camera, di maniera
che ognuno che voleva potea pigliarne. E per non si avere a pigliar
noia ogni giorno di quello che avesse a mangiare, coceva il lunedì un
caldaio di fagiuoli per tutta la settimana. Venendo poi la peste in
Mantoa, et essendo gl'infermi abbandonati da ognuno, come si fa in
simili casi, fra' Girolamo, non da altro mosso che da somma carità,
non abbandonò mai i poveri padri ammorbati; anzi con le proprie
mani gli servì sempre; e così, non curando di perdere la vita per
amore di Dio, s'infettò di quel male e morì di sessanta anni, con
dolore di chiunche lo conobbe.
Ma tornando a Francesco Monsignori, egli ritrasse, il che mi si era di
sopra scordato, il Conte Ercole Giusti veronese, grande di naturale
con una roba d'oro indosso, come costumava di portare, che è
bellissimo ritratto, come si può vedere in casa il conte Giusto suo
figliuolo.
Domenico Moroni, il quale nacque in Verona circa l'anno 1430, imparò
l'arte della pittura da alcuni che furono discepoli di Stefano, e
dall'opere che egli vide e ritrasse del detto Stefano, di Iacopo Bellini,
di Pisano e d'altri. E per tacere molti quadri, che fece sicondo l'uso di
que' tempi, che sono ne' monasteri e nelle case di privati, dico ch'egli
dipinse a chiaro scuro di terretta verde la facciata d'una casa della
comunità di Verona sopra la piazza detta de' Signori, dove si
veggiono molte fregiature et istorie antiche con figure et abiti de'
tempi a dietro molto bene accomodati. Ma il meglio che si veggia di
man di costui è in San Bernardino il Cristo menato alla croce, con
moltitudine di gente e di cavalli, che è nel muro sopra la capella del