Page 1103 - Giorgio Vasari
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Ebbe il Moro un altro discepolo chiamato Orlando Fiacco, il quale è
               riuscito buon maestro e molto pratico in far ritratti, come si vede in

               molti  che  n'ha  fatti  bellissimi  e  molto  simili  al  naturale.  Ritrasse  il
               cardinal  Caraffa  nel  suo  ritorno  di  Germania,  e  lo  rubò  a  lume  di
               torchi mentre che nel Vescovado di Verona cenava; e fu tanto simile
               al vero, che non si sarebbe potuto migliorare. Ritrasse anco, e molto

               vivamente, il cardinal Lorena quando venendo dal Concilio di Trento
               passò  per  Verona  nel  ritornarsi  a  Roma,  e  così  li  due  vescovi
               Lippomani di Verona, Luigi il zio et Agostino il nipote, i quali ha ora in
               suo  camerino  il  Conte  Giovambatista  della  Torre.  Ritrasse  Messer

               Adamo  Fumani,  canonico  e  gentiluomo  literatissimo  di  Verona,
               Messer  Vincenzio  de'  Medici  da  Verona,  e  madonna  Isotta  sua
               consorte  in  figura  di  Santa  Elena  e  Messer  Niccolò  lor  nipote.
               Parimente ha ritratto il conte Antonio della Torre, il conte Girolamo

               Canossi et il conte Lodovico et il conte Paulo suoi fratelli, et il signor
               Astor  Baglioni,  capitano  generale  di  tutta  la  cavalleria  leggera  di
               Vinezia e governatore di Verona, armato d'arme bianche e bellissimo,
               e la sua consorte, la signora Ginevra Salviati; similmente il Palladio,

               architetto rarissimo, e molti altri. E tuttavia va seguitando per farsi
               veramente  un  Orlando,  nell'arte  della  pittura,  come  fu  quel  primo
               gran paladino di Francia.
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