Page 1092 - Giorgio Vasari
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Insomma non andarono molti anni che riuscì valente uomo.

               Le  prime  opere  che  facesse,  uscito  che  fu  di  sotto  al  Mantegna,

               furono in Verona nella chiesa dello spedale di S. Cosimo all'altare de'
               tre Magi, cioè i portegli che chiuggono il detto altare, ne' quali fece la
               Circoncisione di Cristo et il suo fuggire in Egitto, con altre figure. Nella
               chiesa  de'  frati  Ingesuati,  detta  San  Girolamo,  in  due  angoli  d'una

               capella fece la Madonna e l'Angelo che l'annunzia. Al priore de' frati di
               San  Giorgio  lavorò  in  una  tavola  piccola  un  presepio,  nel  quale  si
               vede  che  aveva  assai  migliorata  la  maniera,  perché  le  teste  de'
               pastori  e  di  tutte  l'altre  figure  hanno  così  bella  e  dolce  aria,  che

               questa opera gli fu molto e meritamente lodata. E se non fusse che il
               gesso di quest'opera, per essere stato male stemperato, si scrosta e
               la  pittura  si  va  consumando,  questa  sola  sarebbe  cagione  di
               mantenerlo vivo sempre nella memoria de' suoi cittadini. Essendogli

               poi  allogato  dagl'uomini  che  governavano  la  Compagnia  dell'Agnol
               Raffaello  una  loro  capella  nella  chiesa  di  Santa  Eufemia,  vi  fece
               dentro a fresco due storie dell'Agnolo Raffaello, e nella tavola a olio
               tre Agnoli grandi, Raffaello in mezzo e Gabriello e Michele dagli lati, e

               tutti con buon disegno e ben coloriti, ma nondimeno le gambe di detti
               Angeli gli furono riprese come troppo sottili e poco morbide; a che
               egli, con piacevole grazia rispondendo, diceva che poi che si fanno
               gl'Angeli con l'ale e con i corpi quasi celesti et aerei, sì come fussero

               uccegli,  che  ben  si  può  far  loro  le  gambe  sottili  e  secche,  acciò
               possano  volare  et  andare  in  alto  con  più  agevolezza.  Dipinse  nella
               chiesa di San Giorgio all'altare, dove è un Cristo che porta la croce,
               San Rocco e San Bastiano, con alcune storie nella predella di figure

               piccole  e  bellissime.  Alla  Compagnia  della  Madonna,  in  San
               Bernardino,  dipinse  nella  predella  dell'altar  di  detta  Compagnia  la
               natività della Madonna e gl'innocenti, con varie attitudini negl'ucisori
               e ne' gruppi de' putti difesi vivamente dalle lor madri; la quale opera

               è  tenuta  in  venerazione  e  coperta,  perché  meglio  si  conservi.  E
               questa fu cagione che gl'uomini della Fraternita di Santo Stefano nel
               Duomo antico di Verona, gli facesseno fare al loro altare, in tre quadri
               di figure simili, tre storiette della Nostra Donna, cioè lo sposalizio, la

               Natività di Cristo e la storia de' Magi.
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