Page 109 - Giorgio Vasari
P. 109

in  un  tratto  cavandolo,  l'oro  viene  con  una  presa  mirabile  a

               imprimersi nel vetro e fermarsi, e regge all'acqua et a ogni tempesta:
               poi questo si taglia et ordina come l'altro di sopra. E per fermarlo nel
               muro usano di fare il cartone colorito et alcuni altri senza colore; il
               quale cartone calcano o segnano a pezzo a pezzo in su lo stucco, e di

               poi  vanno  commettendo  appoco  appoco  quanto  vogliono  fare  nel
               musaico.  Questo  stucco  per  esser  posto  grosso  in  su  l'opera,  gli
               aspetta  duoi  dì  e  quattro,  secondo  la  qualità  del  tempo,  e  fassi  di

               trevertino,  di  calce,  mattone  pesto,  draganti  e  chiara  d'uovo;  e
               fattolo,  tengono  molle  con  pezze  bagnate.  Così  dunque  pezzo  per
               pezzo  tagliano  i  cartoni  nel  muro,  e  lo  disegnano  su  lo  stucco
               calcando;  finché  poi  con  certe  mollette  si  pigliano  i  pezzetti  degli
               smalti, e si commettono nello stucco, e si lumeggiano i lumi, e dassi

               mezzi a' mezzi, e scuri agli scuri, contrafacendo l'ombre, i lumi et i
               mezzi minutamente come nel cartone; e così lavorando con diligenza
               si conduce a poco a poco a perfezione. E chi più lo conduce unito, sì

               che e' torni pulito e piano, colui è più degno di loda e tenuto da più
               degli  altri.  Imperò  sono  alcuni  tanto  diligenti  al  musaico  che  lo
               conducono  di  maniera  che  egli  apparisce  pittura  a  fresco.  Questo,
               fatta  la  presa,  indura  talmente  il  vetro  nello  stucco,  che  dura  in
               infinito  come  ne  fanno  fede  i  musaici  antichi  che  sono  in  Roma  e

               quelli che sono vecchi; et anco nell'una e nell'altra parte i moderni ai
               dì nostri n'hanno fatto del maraviglioso.





               Cap. XXX. Dell'istorie e delle figure che si fanno di commesso ne' pavimenti, ad
               imitazione delle cose di chiaro e scuro.


               Hanno aggiunto i nostri moderni maestri al musaico di pezzi piccoli

               un'altra  specie  di  musaici  di  marmi  commessi,  che  contrafanno  le
               storie  dipinte  di  chiaroscuro;  e  questo  ha  causato  il  desiderio
               ardentissimo  di  volere  che  e'  resti  nel  mondo  a  chi  verrà  dopo,  se
               pure  si  spegnessero  l'altre  spezie  della  pittura,  un  lume  che  tenga

               accesa la memoria de' pittori moderni; e così hanno contrafatto con
   104   105   106   107   108   109   110   111   112   113   114