Page 106 - Giorgio Vasari
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colorite. E di questa sorte oggi in Italia ne sono molti maestri che ne
fanno professione, et in esse sono eccellenti.
Cap. XXVIII. Del modo del mettere d'oro a bolo et a mordente, et altri modi.
Fu veramente bellissimo segreto et investigazione sofistica il trovar
modo che l'oro si battesse in fogli sì sottilmente che per ogni migliaio
di pezzi battuti, grandi un ottavo di braccio per ogni verso, bastasse
fra l'artificio e l'oro il valore solo di sei scudi. Ma non fu punto meno
ingegnosa cosa il trovar modo a poterlo talmente distendere sopra il
gesso, che il legno, od altro ascostovi sotto, paresse tutto una massa
d'oro; il che si fa in questa maniera: ingessasi il legno con gesso
sottilissimo, impastato con la colla più tosto dolce che cruda, e vi si
dà sopra grosso più mani, secondo che il legno è lavorato bene o
male; inoltre raso il gesso e pulito, con la chiara dell'uovo schietta,
sbattuta sottilmente con l'acqua, dentrovi si tempera il bolo armeno
macinato ad acqua sottilissimamente, e si fa il primo acquidoso, o
vogliamo dirlo liquido e chiaro, e l'altro appresso più corpulento. Poi si
dà con esso almanco tre volte sopra il lavoro, fino a che e' lo pigli per
tutto bene; e bagnando di mano in mano con un pennello con acqua
pura dove è dato il bolo, vi si mette su l'oro in foglia il quale subito si
appicca a quel molle; e quando egli è soppasso, non secco, si
brunisce con una zanna di cane o di lupo, sinché e' diventi lustrante e
bello. Dorasi ancora in un'altra maniera che si chiama a mordente, il
che si adopera ad ogni sorte di cose, pietre, legni, tele, metalli d'ogni
spezie, drappi e corami, e non si brunisce come quel primo. Questo
mordente che è la maestra che lo tiene, si fa di colori seccaticci a olio
di varie sorti, e di olio cotto con la vernice dentrovi, e dassi in sul
legno che ha avuto prima due mani di colla. E poi che il mordente è
dato così, non mentre che egli è fresco ma mezzo secco, vi si mette
su l'oro in foglie. Il medesimo si può fare ancora con l'orminiaco
quando s'ha fretta, atteso che, mentre si dà, è buono; e questo serve
più a fare selle, arabeschi et altri ornamenti, che ad altro. Si macina