Page 1068 - Giorgio Vasari
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intagliare, una mattina che Francesco era ancora in letto, apertogli un
forziere, gli furò tutte le stampe di rame e di legno e quanti disegni
avea, et andatosene col diavolo, non mai più se ne seppe nuova.
Tuttavia riebbe Francesco le stampe, avendole colui lasciate in
Bologna a un suo amico, con animo forse di riaverle con qualche
comodo, ma i disegni non poté già mai riavere; per che mezzo
disperato, tornando a dipignere, ritrasse per aver danari non so che
conte bolognese, e dopo fece un quadro di Nostra Donna con un
Cristo che tiene una palla di mappamondo; ha la Madonna bellissima
aria, et il putto è similmente molto naturale, perciò che egli usò di far
sempre nel volto de' putti una vivacità propriamente puerile, che fa
conoscere certi spiriti acuti e maliziosi che hanno bene spesso i
fanciulli; abbigliò ancora la Nostra Donna con modi straordinarii,
vestendola d'un abito che avea le maniche di veli gialletti e quasi
vergati d'oro, che nel vero avea bellissima grazia, facendo parere le
carni vere e delicatissime, oltra che non si possono vedere capegli
dipinti meglio lavorati. Questo quadro fu dipinto per Messer Pietro
Aretino, ma venendo in quel tempo papa Clemente a Bologna,
Francesco glielo donò; poi, comunche s'andasse la cosa, egli capitò
alle mani di Messer Dionigi Gianni, et oggi l'ha Messer Bartolomeo
suo figliuolo, che l'ha tanto accommodato, che ne sono state fatte
(cotanto è stimato) cinquanta copie. Fece il medesimo alle monache
di Santa Margherita in Bologna, in una tavola, una Nostra Donna,
Santa Margherita, San Petronio, San Girolamo e San Michele, tenuta
in somma venerazione sì come merita, per essere nell'aria delle teste
et in tutte l'altre parti, come le cose di questo pittore sono tutte
quante. Fece ancora molti disegni, e particolarmente alcuni per
Girolamo del Lino, et a Girolamo Fagiuoli orefice et intagliatore, che
gli cercò per intagliargli in rame, i quali disegni sono tenuti
graziosissimi. Fece a Bonifazio Gozadino il suo ritratto di naturale e
quello della moglie, che rimase imperfetto. Abbozzò anco un quadro
d'una Madonna, il quale fu poi venduto in Bologna a Giorgio Vasari
aretino, che l'ha in Arezzo nelle sue case nuove e da lui fabricate, con
molte altre nobili pitture, sculture e marmi antichi, Quando
l'imperadore Carlo Quinto fu a Bologna perché l'incoronasse Clemente
Settimo, Francesco, andando talora a vederlo mangiare, fece senza