Page 102 - Giorgio Vasari
P. 102
marmo, serpentini e porfidi, et altre simili, che sendo liscie e brunite,
vi si attacca sopra il colore. Ma nel vero, quando la pietra sia ruvida
et arida, molto meglio inzuppa e piglia l'olio bollito et il colore dentro;
come alcuni piperni o vero piperigni gentili, i quali quando siano
battuti col ferro e non arrenati con rena o sasso di tufi, si possono
spianare con la medesima mistura che dissi nell'arricciato, con quella
cazzuola di ferro infocata. Perciò che a tutte queste pietre non accade
dar colla in principio, ma solo una mano d'imprimatura di colore a
olio, cioè mestica; e secca che ella sia, si può cominciare il lavoro a
suo piacimento. E chi volesse fare una storia a olio su la pietra, può
tôrre di quelle lastre genovesi e farle fare quadre, e fermarle nel
muro co' perni sopra una incrostatura di stucco, distendendo bene la
mestica in su le commettiture, di maniera che e' venga a farsi per
tutto un piano di che grandezza l'artefice ha bisogno. E questo è il
vero modo di condurre tali opre a fine; e, finite, si può a quelle fare
ornamenti di pietre fini, di misti e d'altri marmi; le quali si rendono
durabili in infinito, purché con diligenza siano lavorate; e possonsi e
non si possono vernicare, come altrui piace, perché la pietra non
prosciuga, cioè non sorbisce quanto fa la tavola e la tela, e si difende
da' tarli, il che non fa il legname.
Cap. XXV. Del dipignere nelle mura di chiaro e scuro di varie terrette; e come si
contrafanno le cose di bronzo; e delle storie di terretta per archi o per feste, a
colla, che è chiamato a guazzo et a tempera.
Vogliono i pittori che il chiaroscuro sia una forma di pittura che tragga
più al disegno che al colorito, perché ciò è stato cavato dalle statue di
marmo contrafacendole, e dalle figure di bronzo et altre varie pietre;
e questo hanno usato di fare nelle faciate de' palazzi e case in istorie,
mostrando che quelle siano contrafatte, e paino di marmo o di pietra
con quelle storie intagliate; o veramente contrafacendo quelle sorti di
spezie di marmo e porfido, e di pietra verde, e granito rosso e bigio,
o bronzo, o altre pietre, come par loro meglio, si sono accommodati