Page 1049 - Giorgio Vasari
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mise  in  quella  istoria  molta  diligenza  et  amore,  per  lo  sprone  et
               animo  che  aveva  di  mostrare  in  tal  cosa  agli  artefici  et  agli  altri
               intendenti,  quanto  egli  le  difficultà  dell'arte  sempre  avesse  in
               venerazione, e quelle imitando a buon termine riducesse.

               Volendo  non  molto  dopo  i  frati  per  la  solennità  d'una  festa,  che  le
               storie d'Andrea si scoprissero e quelle del Francia similmente, la notte

               che  il  Francia  aveva  finita  la  sua  dal  basamento  in  fuori,  come
               temerari e prosontuosi gliela scopersero, pensando, come ignoranti di
               tale  arte,  che  il  Francia  ritoccare  o  fare  altra  cosa  nelle  figure  non
               dovesse.  La  mattina,  scoperta  così  quella  del  Francia  come  quelle

               d'Andrea, fu portato la nuova al Francia che l'opere d'Andrea e la sua
               erano scoperte: di che ne sentì tanto dolore, che ne fu per morire. E
               venutagli stizza contra a' frati per la presunzione loro, che così poco
               rispetto  gli  avevano  usato,  di  buon  passo  caminando  pervenne

               all'opera. E salito su 'l ponte, che ancora non era disfatto se bene era
               scoperta  la  storia,  con  una  martellina  da  muratori,  che  era  quivi,
               percosse alcune teste di femmine e guastò quella della Madonna, e
               così  uno  ignudo  che  rompe  una  mazza,  quasi  tutto  lo  scalcinò  dal

               muro. Per il che i frati corsi al rumore, et alcuni secolari gli tennero le
               mani,  ché  non  la  guastasse  tutta.  E  benché  poi  co  'l  tempo  gli
               volessero dar doppio pagamento, egli però non volle mai, per l'odio
               che  contra  di  loro  aveva  concetto,  racconciarla.  E  per  la  riverenza

               avuta a tale opera et a lui, gli altri pittori non l'hanno voluta finire. E
               così si resta fino a ora, per quella memoria. La quale opera è lavorata
               in  fresco  con  tanto  amore  e  con  tanta  diligenza  e  con  sì  bella
               freschezza, che si può dire che 'l Francia in fresco lavorasse meglio

               che uomo del tempo suo; e meglio con i colori sicuri da 'l ritoccare, in
               fresco le sue cose unisse et isfumasse. Onde per questa e per l'altre
               sue opere merita molto d'esser celebrato. Fece ancor fuor della porta
               alla Croce di Fiorenza, a Rovezzano, un tabernacolo d'un Crocifisso et

               altri  Santi,  et  a  San  Giovannino  alla  porta  di  San  Pier  Gattolino  un
               cenacolo di Appostoli lavorò a fresco. Non molto dopo nell'andare in
               Francia  Andrea  del  Sarto  pittore,  il  quale  aveva  incominciato  alla
               Compagnia  dello  Scalzo  di  Fiorenza  un  cortile  di  chiaro  e  scuro,

               dentrovi le storie di San Giovanni Batista, gli uomini di quella avendo
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