Page 1045 - Giorgio Vasari
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Cotignuola, il quale fece in Bologna molti quadri e ritratti di naturale,
ma fra gl'altri, due che sono molto belli, in casa de' Vinacci. Ritrasse
dal morto monsignor de Fois, che morì nella rotta di Ravenna, e non
molto dopo fece il ritratto di Massimiliano Sforza. Fece una tavola in
San Giuseppe, che gli fu molto lodata; et a San Michele in Bosco la
tavola a olio che è alla cappella di San Benedetto, la quale fu cagione
che con Biagio Bolognese egli facesse tutte le storie che sono intorno
alla chiesa, a fresco imposte et a secco lavorate; nelle quali si vede
pratica assai, come nel ragionare della maniera di Biagio si è detto.
Dipinse il medesimo Girolamo in Santa Colomba di Rimini, a
concorrenza di Benedetto da Ferrara e di Lattanzio, un'ancona, nella
quale fece una Santa Lucia più tosto lasciva, che bella; e nella tribuna
maggiore una coronazione di Nostra Donna con i dodici Apostoli e
quattro Evangelisti, con teste tanto grosse e contrafatte, che è una
vergogna vederle. Tornato poi a Bologna, non vi dimorò molto che
andò a Roma, dove ritrasse di naturale molti signori, e
particolarmente papa Paulo Terzo. Ma vedendo che quel paese non
faceva per lui, e che male poteva acquistare onore, utile, o nome fra
tanti pittori nobilissimi, se n'andò a Napoli, dove trovati alcuni amici
suoi che lo favorirono, e particolarmente Messer Tommaso Cambi
mercatante fiorentino, delle antiquità de' marmi antichi e delle pitture
molto amatore, fu da lui accomodato di tutto quello che ebbe di
bisogno. Perché messosi a lavorare, fece in Monte Oliveto la tavola
de' Magi a olio, nella capella di un Messer Antonello vescovo di non
so che luogo; et in Santo Aniello in un'altra tavola a olio la Nostra
Donna, San Paulo e San Giovambatista; et a molti signori, ritratti di
naturale. E perché vivendo con miseria, cercava di avanzare, essendo
già bene in là con gl'anni, dopo non molto tempo, non avendo quasi
più che fare in Napoli, se ne tornò a Roma. Per che avendo alcuni
amici suoi inteso che aveva avanzato qualche scudo, gli persuasero
che per governo della propria vita, dovesse tor moglie. E così egli,
che si credette far bene, tanto si lasciò aggirare, che dai detti, per
commodità loro, gli fu messa a canto per moglie una puttana che essi
si tenevano. Onde sposata che l'ebbe, e giaciuto che si fu con esso
lei, si scoperse la cosa con tanto dolore di quel povero vecchio, che
egli in poche settimane se ne morì d'età d'anni 69.