Page 100 - Giorgio Vasari
P. 100
e cotto, continoando di ridarvelo su, sino a tanto che non voglia più
bere; e poi, secco, si gli dà di mestica o imprimatura, come si disse
nel capitolo avanti a questo. Ciò fatto e secco, possono gli artefici
calcare o disegnare, e tale opera come la tavola condurre al fine,
tenendo mescolato continuo nei colori un poco di vernice, perché
facendo questo non accade poi vernicarla.
L'altro modo è che l'artefice di stucco di marmo e di matton pesto
finissimo fa un arricciato che sia pulito, e lo rade col taglio della
cazzuola, perché il muro ne resti ruvido; appresso gli dà una man
d'olio di seme di lino, e poi fa in una pignatta una mistura di pece
greca e mastico e vernice grossa, e quella bollita, con un pennel
grosso si dà nel muro; poi si distende per quello con una cazzuola da
murar che sia di fuoco; questa intasa i buchi dell'arricciato, e fa una
pelle più unita per il muro. E poi ch'è secca, si va dandole
d'imprimatura o di mestica, e si lavora nel modo ordinario dell'olio,
come abbiamo ragionato. E perché la sperienza di molti anni mi ha
insegnato come si possa lavorar a olio in sul muro, ultimamente ho
seguitato nel dipigner le sale, camere et altre stanze del palazzo del
duca Cosimo, il modo che in questo ho per l'adietro molte volte
tenuto; il qual modo, brevemente, è questo: facciasi l'arricciato,
sopra il quale si ha da far l'intonaco di calce, di matton pesto e di
rena, e si lasci seccar bene affatto; ciò fatto, la materia del secondo
intonaco sia calce, matton pesto stiacciato bene, e schiuma di ferro,
perché tutte e tre queste cose, cioè di ciascuna il terzo, incorporate
con chiara d'uova battute quanto fa bisogno, et olio di seme di lino,
fanno uno stucco tanto serrato, che non si può disiderar in alcun
modo migliore. Ma bisogna bene avvertire di non abbandonare
l'intonaco mentre la materia è fresca, perché fenderebbe in molti
luoghi; anzi è necessario, a voler che si conservi buono, non se gli
levar mai d'intorno con la cazzuola o vero mestola o cucchiara che
vogliam dire, insino a che non sia del tutto pulitamente disteso come
ha da stare. Secco poi che sia questo intonaco, e datovi sopra
d'imprimatura o mestica, si condurranno le figure e le storie
perfettamente, come l'opere del detto palazzo e molte altre possono
chiaramente dimostrare a ciascuno.