Page 1004 - Giorgio Vasari
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fulminati da Giove, con alcuni corpi morti in terra molto ben fatti et in
               iscorti bellissimi. Dall'altra parte è un cielo pieno di dèi, et in terra
               due giganti che con bastoni in mano stanno in atto di ferir Diana; la
               quale,  con  atto  vivace  e  fiero  difendendosi,  con  una  face  accesa
               mostra di voler accender le braccia a un di loro.

               In Spelimbergo, castel grosso sopra Udine quindici miglia, è dipinto

               nella chiesa grande di mano del medesimo il pulpito dell'organo et i
               portigli, cioè nella facciata dinanzi in uno l'assunta di Nostra Donna, e
               nel didentro San Piero e San Paulo innanzi a Nerone guardanti Simon
               Mago in aria. Nell'altro è la conversione di S. Paulo, e nel pulpito la

               natività di Cristo. Per questa opera, che è bellissima, e molte altre,
               venuto il Pordenone in credito e fama, fu condotto a Piacenza, donde,
               poi  che  vi  ebbe  lavorate  alcune  cose,  se  n'andò  a  Mantoa,  dove  a
               Messer Paris gentiluomo di quella città colorì a fresco una facciata di

               muro con grazia maravigliosa. E fra l'altre belle invenzioni che sono in
               questa opera è molto lodevole, a sommo sotto la cornice, un fregio di
               lettere antiche alte un braccio e mezzo, fra le quali è un numero di
               fanciulli  che  passano  fra  esse  in  varie  attitudini,  e  tutti  bellissimi.

               Finita  quest'opera  con  suo  molto  onore  ritornò  a  Piacenza,  e  quivi,
               oltre  molti  altri  lavori,  dipinse  in  S.  Maria  di  Campagna  tutta  la
               tribuna, se bene una parte ne rimase imperfetta per la sua partita;
               che fu poi con diligenza finita da maestro Bernardo da Vercelli. Fece

               in detta chiesa due capelle a fresco: in una storie di S. Caterina, e
               nell'altra  la  natività  di  Cristo  et  adorazione  de'  Magi,  ambedue
               lodatissime. Dipinse poi nel bellissimo giardino di Messer Bernaba dal
               Pozzo  dottore  alcuni  quadri  di  poesia,  e  nella  detta  chiesa  di

               Campagna  la  tavola  di  Sant'Agostino,  entrando  in  chiesa,  a  man
               sinistra.  Le  quali  tutte  bellissime  opere  furono  cagione  che  i
               gentiluomini  di  quella  città  gli  facessero  in  essa  pigliar  donna  e
               l'avessero  sempre  in  somma  venerazione.  Andando  poi  a  Vinezia,

               dove  aveva  prima  fatto  alcun'opere,  fece  in  San  Geremia  sul  canal
               grande una facciata; nella Madonna dell'Orto una tavola a olio con
               molte figure. Ma particularmente in S. Giovanni Battista si sforzò di
               mostrare quanto valesse. Fece anco, in sul detto canal grande, nella

               facciata  della  casa  di  Martin  d'Anna  molte  storie  a  fresco,  et  in
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