Page 1914 - Shakespeare - Vol. 4
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               No Tempo, mai ti vanterai ch’io cambi;

               le piramidi che innalzi con sempre nuova possa
               non mi dicon niente, non han niente di nuovo:
               non son che nuove vesti di cose già vedute.
               È breve l’arco della vita, perciò guardiam stupiti

               il vecchio che ci imponi come fosse nuovo,
               e che vogliamo credere fatto a nostro gusto
               piuttosto di pensare che già ne udimmo dire.
               Io ti sfido Tempo e sfido i tuoi registri,

               perché non mi sorprende il tuo presente od il passato,
               le tue vestigia mentono e mente quanto vediamo
               fatto grande o piccolo dalla tua continua furia:
                               questo io ti giuro e questo manterrò,

                               a scorno tuo e della tua falce, io non cambierò.
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