Page 1913 - Shakespeare - Vol. 4
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Il diario, tuo regalo, è qui nella mia mente,
interamente impresso in memoria imperitura
e durerà più a lungo di quei bianchi fogli
al di là di ogni tempo sino all’eternità
o per lo meno, fino a che la mente e il cuore
avranno da natura la facoltà di vivere,
finché non cederanno al rovinoso oblìo
il tuo nome, il tuo ricordo non andrà mai perso.
Quel povero diario non poteva contenere tutto,
né mi servon note per ricordarmi del tuo amore,
questa è la ragione che mi spinse a separarmene
dando credito alla mente che meglio ti riceve:
tenere un promemoria che mi aiuti a ricordarti
sarebbe come ammettere dimenticanza in me.