Page 1916 - Shakespeare - Vol. 4
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               Ma perché reggere baldacchini

               magnificando apertamente ogni apparenza,
               o gettare salde basi per una eternità
               che provasi più fragile d’ingiuria e di rovina?
               Non vidi forse avidi di vanità e favori

               perdere tutto per aver pagato ad alto prezzo
               quelle grazie effimere, dimentichi delle vere,
               miseri mercenari in loro ambizion perduti?
               No, lascia che nel tuo cuore io viva in devozione

               e accetta questa offerta, povera ma spontanea,
               non frammista a scorie, che non conosce inganno,
               che in cambio del tuo amore ti offre la sua fede.
                               Vattene da me, infame delatore! Un’anima sincera

                               quanto più l’accusi, tanto più ti sfugge.
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