Page 1912 - Shakespeare - Vol. 4
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               È meglio esser colpevole che tale esser stimato

               quando non essendolo si è accusati d’esserlo;
               e perso è ogni valor sincero perché creduto colpa
               non dal nostro sentire, ma dal giudizio d’altri.
               Perché mai dovrebbero gli occhi altrui adulteri

               considerar vizioso il mio amoroso sangue?
               Perché nelle mie voglie s’insinuan lascive spie
               che a parer lor condannano quel ch’io ritengo giusto?
               No, io sono quel che sono e chi mira

               ai miei errori, colpisce solo i propri;
               potrei esser io sincero e loro non dire il vero,
               non venga il mio agir pesato dal loro pensar corrotto;
                               a men che non sostengano questo mal comune −

                               l’umanità è malvagia e nel suo mal trionfa.
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