Page 1919 - Shakespeare - Vol. 4
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               Quante volte mentre tu, mia musica, suoni

               quel fortunato legno il cui vibrar risponde
               sotto le tue dolci dita, e moduli con grazia
               armoniosi accordi che turbano il mio ascolto,
               io invidio quei tasti che agili sobbalzano

               per baciare il tenero incavo della tua mano;
               mentre queste mie labbra che mieterebbero tal messe,
               accanto a te arrossiscono per l’ardire di quei legni.
               Per esser così eccitate, cambierebbero natura

               e posto con quei saltellanti tasti,
               sui quali le tue dita scorrono con dolce movimento
               rendendo un morto legno più felice di vive labbra.
                               Se quei tasti impertinenti gioiscono di questo,

                               lascia loro le tue dita, a me le labbra da baciare.
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