Page 1911 - Shakespeare - Vol. 4
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La tua crudeltà d’un tempo oggi m’aiuta,
poiché memore del dolore che allor provai
mi sentirei schiantato dal peso dei miei torti,
ché di bronzo non ho i nervi, né d’acciaio.
Se anche tu hai sofferto per le colpe mie
l’angoscia ch’io sentii, inferno saran stati quei momenti
ed io, tiranno, tempo non ebbi
di pesar quel che un dì patii per il tuo oltraggio.
O se quella cupa angoscia avesse ricordato
al mio sentir profondo quanto stronca un dolor sincero,
per poterti porgere, come allor tu offristi a me,
l’umile balsamo che dà conforto a cuori oppressi!
Ma la tua crudeltà d’un tempo è oggi una risorsa
per compensar quell’onta e riscattar la mia.