Page 1900 - Shakespeare - Vol. 4
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               No, non dire mai che il mio cuore è stato falso

               anche se l’assenza sembrò ridurre la mia fiamma;
               come non è facil ch’io mi stacchi da me stesso,
               così è della mia anima che vive nel tuo petto:
               quello è il rifugio mio d’amore; se ho vagato

               come chi viaggia, io di nuovo lì ritorno
               fedelmente puntuale, non mutato dagli eventi,
               tanto ch’io stesso porto acqua alle mie colpe.
               Non credere mai, pur se in me regnassero

               tutte le debolezze che insidiano la carne,
               ch’io mi possa macchiare in modo tanto assurdo
               da perdere per niente la somma dei tuoi pregi:
                               perché niente io chiamo questo immenso universo

                               tranne te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.
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