Page 1903 - Shakespeare - Vol. 4
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Il tuo amore e la pietà annullano quel marchio
che pubblico biasimo m’impresse sulla fronte,
che importa se qualcuno mi loda o mi disprezza
finché tu copri il male e dai credito al mio bene?
Tu sei il mio intero mondo ed io devo cercare
di capire onte e pregi solo dalle tue labbra:
nessun altro per me esiste, né altri io considero,
che cambi in bene o male la mia ferrea volontà.
Nel più profondo abisso affondo ogni interesse
per le voci altrui, affinché, come il serpente,
non porga ascolto al critico né all’adulatore.
Ecco perché trascuro il parere altrui:
sei talmente radicato in ogni mio pensiero,
che quanto ci circonda a me par morto.