Page 1897 - Shakespeare - Vol. 4
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Quando negli scritti del tempo passato
io vedo descrizioni di sublimi creature,
e bellezza render belle antiche rime
in lode di defunte dame e nobil cavalieri,
allora, nell’apoteosi di quelle supreme grazie
della mano, piede, labbra, occhio o fronte,
sento che la lor antica penna voleva esprimere
quell’unica bellezza che ora tu possiedi.
Così tutti i loro elogi sono quindi profezie
di questo nostro tempo prefiguranti te;
e poiché essi vedevano sol con occhi presaghi,
furono incapaci di dar risalto al tuo valore:
mentre noi che viviamo questi presenti giorni
abbiamo occhi per ammirare e non lingua per lodare.