Page 1893 - Shakespeare - Vol. 4
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               È più forte il mio amore anche se par più debole,

               io non amo di meno, pur se meno lo dimostro;
               è oggetto da mercato quell’amore il cui alto pregio
               è dal suo padrone ovunque decantato.
               Era giovane il nostro amore appena in primavera

               quand’ero solito festeggiarlo coi miei canti,
               come Filòmela che cinguetta all’inizio dell’estate
               e tace al giunger dei giorni più maturi:
               non che l’estate sia meno bella ora

               di quando i suoi mesti canti zittivano la notte,
               ma perché musica indistinta grava su ogni ramo
               e le dolcezze così confuse perdon di valore.
                               Perciò come Filòmela, io talvolta taccio

                               perché non voglio annoiarti col mio canto.
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