Page 3043 - Shakespeare - Vol. 3
P. 3043
e ho pietà di te.
TIMONE
Come puoi avere pietà di uno
che infastidisci? Preferisco star solo.
ALCIBIADE
Addio, allora. Eccoti un po’ d’oro.
TIMONE
Tientelo, non si mangia.
ALCIBIADE
Quando avrò ridotto la superba Atene
a un mucchio di −
TIMONE
Fai la guerra ad Atene?
ALCIBIADE
Sì, Timone, e ne ho buon motivo.
TIMONE
Gli dei li distruggano tutti con la tua vittoria,
e distruggano te, quando avrai vinto!
ALCIBIADE
Perché me, Timone?
TIMONE
Perché uccidendo canaglie sei nato
per liquidare il mio paese. Riprenditi il tuo oro.
Avanti. Ecco dell’oro. Avanti.
Sii come una peste planetaria, quando Giove
su una città viziosa sparge il suo veleno
nell’aria infetta. La tua spada non ne manchi uno.
Non aver pietà della barba bianca