Page 3044 - Shakespeare - Vol. 3
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dell’onorato vecchio: è un usuraio.
               Colpiscimi la matrona mascherata: il suo abito
               è la sola cosa onesta: dentro è una ruffiana.
               La guancia della vergine non ottunda

               la tua spada tagliente: quelle mammelle di latte
               che nude cercano alla finestra gli occhi degli uomini
               non sono scritte nel libro della pietà:
               considerale traditori orrendi. Non risparmiare

               il bambino i cui sorrisi a fossette strappano
               la misericordia agli sciocchi: pensa
               che è un bastardo di cui l’oracolo ha detto
               ambiguamente che taglierà una gola;

               fallo a pezzi senza rimorso.
               Giura di resistere alle preghiere.          31  Mettiti
               sulle orecchie e sugli occhi una corazza il cui ferro
               né grida di madri, fanciulle, bambini

               possano scalfire né la vista di sacerdoti
               coi sacri paramenti insanguinati.
               Ecco oro per pagare i tuoi soldati.
               Crea il caos! E,

               spenta la tua furia, sii distrutto anche tu!
               Non parlare. Vattene.



              ALCIBIADE
               Hai ancora oro? Prenderò l’oro
               che tu mi dai, non tutti i tuoi consigli.



              TIMONE
               Che tu lo faccia o no, il cielo ti maledica!



              FRINE, TIMANDRA

               Dacci dell’oro, buon Timone: ne hai ancora?


              TIMONE

               Abbastanza per far abiurare a una puttana il suo mestiere
               e fare di lei una ruffiana. Su, troie,
               alzate le gonne! Voi non siete da giuramento
               anche se so che giurate. Giurate e bestemmiate terribilmente
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