Page 3020 - Shakespeare - Vol. 3
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TIMONE

               Tagliatemi il cuore in cifre.



              TITO
               Il mio, cinquanta talenti.



              TIMONE
               Contate il mio sangue.



              SERVO DI LUCIO
               Cinquemila corone, signore.



              TIMONE
               Cinquemila gocce possono pagarlo. E il vostro?

               E il vostro?


              PRIMO SERVO DI VARRONE

          Signore −



              SECONDO SERVO DI VARRONE
          Signore −



              TIMONE
          Fatemi a pezzi, prendetemi, e gli dei vi cadano addosso!
                                                                                                          [Esce]



              ORTENSIO
          In fede mia, credo che i nostri padroni possano salutare il loro denaro. Questi
          debiti si possono ben chiamare disperati: il debitore è impazzito.

                                                                                                       [Escono]


                                              Rientrano Timone e Flavio.



              TIMONE
               Mi hanno tolto persino il fiato, maledetti!
               Creditori? Diavoli, sono.
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