Page 3019 - Shakespeare - Vol. 3
P. 3019

FLAMINIO

               [da dentro] Servilio, aiuto! Signore, signore!


                                               Entra Timone, fuori di sé.



              TIMONE
               Cosa? Le mie porte si oppongono al mio passaggio?
               Sono mai stato libero? e deve la mia casa
               essere la mia galera, il nemico

               che mi imprigiona? Il luogo che ho reso festoso
               deve ora, come tutta l’umanità
               mostrarmi un cuore di ferro?



              SERVO DI LUCIO
               Avanti, Tito.



              TITO

               Signore, ecco il mio conto.


              SERVO DI LUCIO

               Ed ecco il mio.



              ORTENSIO
               E il mio, signore.



              ENTRAMBI I SERVI DI VARRONE
               E il nostro, signore.



              FILOTO
               Tutti i nostri conti.



              TIMONE
               Datemeli in testa: spaccatemi in due.



              SERVO DI LUCIO
               Ahimè, signore −
   3014   3015   3016   3017   3018   3019   3020   3021   3022   3023   3024