Page 3003 - Shakespeare - Vol. 3
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Perché piangi? È possibile che tu abbia
tanto poco cervello da pensare
che mi manchino gli amici? Rassicura il tuo cuore.
Se aprissi i forzieri del loro affetto
e mettessi alla prova le espressioni dei loro cuori
chiedendo prestiti, potrei liberamente
disporre delle fortune di uomini e uomini
come posso ordinare a te di parlare.
FLAVIO
L’esito benedica i vostri pensieri.
TIMONE
E in qualche modo queste mie ristrettezze
hanno un loro valore, e tanto che le considero
una benedizione: con esse infatti
posso mettere alla prova gli amici. Ti accorgerai
quanto male hai valutato le mie fortune:
io sono ricco nei miei amici.
Ehi, di dentro! Flaminio! Servilio!
Entrano Flaminio, Servilio e un altro Servo. 22
SERVI
Signore! Signore!
TIMONE
Andrete separatamente; [a Servilio] tu, dal nobile Lucio; tu [a Flaminio] dal
nobile Lucullo (sono andato a caccia con Suo Onore, oggi); [al terzo Servo] tu
da Sempronio. Ricordatemi al loro affetto; e dite che sono orgoglioso che le
circostanze mi abbiano fornito l’occasione di chieder loro del denaro. La
richiesta sia di cinquanta talenti per ciascuno.
FLAMINIO
Agli ordini, signore.
[Escono i Servi]
FLAVIO