Page 3000 - Shakespeare - Vol. 3
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SERVI

          Largo, largo, c’è il nobile Timone.


                                              Rientrano Timone e Flavio.



              APEMANTO
          Vieni con me, Matto, vieni.



              MATTO
          Io non seguo sempre l’innamorato, il fratello maggiore e la donna; a volte
          seguo il filosofo.



              FLAVIO
          Vi prego, state nei pressi. Vi debbo parlare.

                                                                     [Escono Apemanto, Matto e Servi]



              TIMONE
               Mi meraviglio che tu prima di oggi
               non mi abbia esposto chiaramente
               la mia situazione, sì che potessi

               regolare le mie spese sui miei mezzi.



              FLAVIO
               Non mi davate ascolto. In molte occasioni
               ho cercato...



              TIMONE
                               Smettila.
               Forse sceglievi proprio le occasioni

               in cui, essendo di malumore, ti respingevo,
               e quella mia inclinazione ti dava il destro
               di scusare te stesso.



              FLAVIO
                               Oh, mio buon signore,

               quante volte ho portato i miei conti,
               ve li ho messi davanti − voi li gettavate,
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