Page 2763 - Shakespeare - Vol. 3
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ti diamo una mano. Una volta steso
racconta la storia a modo tuo, e seppellirà
la sua carcassa e le sue ragioni.
AUFIDIO
Zitti.
Arrivano i senatori.
Entrano i maggiorenti della città.
TUTTI I MAGGIORENTI
Un caldo bentornato in patria.
AUFIDIO
Non l’ho meritato.
Ma, nobili signori, avete letto bene
quanto vi ho scritto?
TUTTI
Sì.
I MAGGIORENTE
E ci addolora
saperlo. Gli errori che ha fatto,
prima dell’ultimo, io penso, potevano
passarsi con qualche lieve riparazione.
Ma fermarsi quando doveva incominciare,
gettar via il vantaggio di aver pronto un esercito,
lasciandoci per guadagno le spese fatte,
firmando un trattato con un nemico arreso −
ciò non ammette giustificazione.
AUFIDIO
Ecco, viene. Sentirete cosa dice.
Entra Coriolano marciando con tamburi e bandiere, seguito da una folla di
popolani.