Page 2756 - Shakespeare - Vol. 3
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CORIOLANO
(alle donne) Ma sì, subito.
Intanto beviamo assieme. Riporterete
qualcosa di più certo delle parole,
che noi firmeremo, e con uguali
condizioni. Su, entrate. Voi, signore,
meritate un tempio. Tutte le spade
d’Italia, tutti i suoi eserciti assieme
non potevano fare questa pace.
Escono.
Scena IV 53 EN
Entrano Menenio e Sicinio.
MENENIO
Lo vedi quel cantone del Campidoglio, quella pietra angolare?
SICINIO
Be’, e allora?
MENENIO
Se ti riesce di spostarlo col mignolo, c’è qualche speranza che le donne di
Roma, con sua madre alla testa, gli facciano cambiare idea. Io dico che non
c’è speranza, le nostre gole son condannate, aspettano solo il coltello.
SICINIO
Ma è possibile che in così poco tempo un uomo cambi natura?
MENENIO
C’è una bella differenza tra un verme e una farfalla, no? Eppure la farfalla era
un verme. Questo Marzio, da uomo, s’è fatto dragone. Ha messo le ali, è
qualcosa di più d’una bestia che striscia.
SICINIO
Amava sua madre moltissimo.