Page 2753 - Shakespeare - Vol. 3
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Io me ne scappo, finché son grande, ma poi
mi batto.
CORIOLANO
Per non intenerirsi come le donne
non bisogna vedere volti di bimbi o donne. 51
Sono stato seduto troppo.
Si alza.
VOLUMNIA
No, non andartene così.
Se la nostra richiesta mirasse a salvare i Romani,
e quindi a distruggere i Volsci che tu servi,
potresti respingerci come veleni del tuo onore.
No, la nostra richiesta è di riconciliarli.
Che i Volsci possano dire, «abbiamo mostrato
clemenza», i Romani, «l’abbiamo ricevuta», e ciascuno
ti acclami, da ogni parte, e gridi, «benedetto
per aver fatto questa pace»! Tu sai,
mio grande figlio, che l’esito
della guerra è incerto. Ma questo
è certo: se conquisti Roma,
il beneficio che ne raccogli è un nome
inseguito da una muta di maledizioni
ogni volta che lo si dica, e di esso
le cronache scriveranno: «Quest’uomo
ebbe nobiltà, ma la sua ultima impresa
la spazzò via tutta, egli distrusse la patria,
e il suo nome resta esecrabile
per le età future». Parlami, figlio.
Toccare hai voluto la quintessenza
dell’onore, imitare gli dei graziosi,
che col tuono làcerano le guance
ampie dell’aria, ma
caricano il lampo d’una potenza
che schianti solo una quercia.
Perché non parli? Credi sia degno